The Pale Blue Eye Christian Bale

“The Pale Blue Eye”: l’atmosfera gotica affascina, la storia delude

The Pale Blue Eye – I delitti di West Point (2022) è l’ultimo film di Scott Cooper con Christian Bale, uscito sulla piattaforma Netflix dal 6 gennaio.

Nel 1830, nell’accademia militare di West Point avviene uno strano caso di omicidio. Un giovane soldato viene trovato impiccato con il petto squarciato e il cuore asportato. E’ un avvenimento che mette in subbuglio i vertici dell’accademia che prontamente si rivolgono a August Landor (Christian Bale). Landor è un detective veterano vedovo, noto per le sue doti investigative e per il carattere burbero ed enigmatico.

Ben presto le morti aumentano con lo stesso modus operandi: i giovani soldati sono i principali sospettati. Uno di questi, un ragazzo pallido, con gli occhi incavati e dall’attitudine introversa, di nome Edgar Allan Poe (Harry Melling) si interessa al caso, si avvicina a Landor e gli comunica le sue speculazioni a riguardo. Il giovane Poe diventa così assistente non ufficiale di Landor nelle indagini che li porterà a smascherare l’assassino.

The Pale Blue Eye

Cooper questa volta decide di fare un giallo/thriller di ambientazione gotica e proprio quest’ultimo aspetto è il vero punto forte della pellicola. La ricostruzione del cosiddetto gotico attraverso i toni cupi e misteriosi della fotografia insieme alla precisione nella costruzione delle scenografie e dei costumi proiettano lo spettatore in quel preciso ambiente facendolo completamente immergere in esso.

E’ proprio questo l’aspetto di maggiore impatto: quello estetico-visivo. Le candele, le lanterne a petrolio, le costruzioni merlate, i pastrani scuri, la neve abbagliante e quant’altro.

L’altro aspetto decisamente positivo è la recitazione dei due protagonisti. Che Bale sia un fenomeno non è cosa nuova e qui lo conferma dando al suo personaggio il solito spessore. Ma si rivela molto bravo anche Harry Melling che riesce a costruire un’ottima versione di Poe da giovane facendo luce sull’acume e ironia di quello che di fatto è un escluso. La mimica con cui recita è davvero ben centrata nel personaggio.

Da sottolineare anche la perfetta colonna sonora di Howard Shore, storico collaboratore di David Cronenberg, che, in effetti, raramente compie un passo falso. Ma ora veniamo agli aspetti negativi.

The Pale Blue Eye

La storia, purtroppo, è banale, manca di nerbo e intrattiene a fatica. La prima ora di visione, in particolare, scorre lenta e fatica a decollare. Poi acquisisce maggiore ritmo e riesce a coinvolgere maggiormente, ma nemmeno la risoluzione e il colpo di scena finale riescono a colpire particolarmente il pubblico.

Tutto la trama risulta abbastanza piatta. Soprattutto la storia principale si rivela essere perfino banale con una soluzione dell’enigma che scade nel misterico e nell’occulto senza che questo venga nemmeno spiegato o approfondito. La stessa figura del killer manca di qualsiasi spessore e interesse dal punto di vista psicologico. E, lo ripetiamo, anche il colpo di scena finale fatica a lasciare il segno.

The Pale Blue Eye raggiunge quindi la sufficienza? Se la raggiunge, lo fa molto a fatica. Va detto che rispetto alla media delle produzioni Netflix sicuramente si attesta a un livello superiore, ma, in generale, il film non convince.

Certo che, comunque, la grande ricostruzione dell’ambientazione gotica che sembra presa appunto da un racconto di Poe e la solita interpretazione di Christian Bale meritano la visione.

Pubblicità

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un’icona per effettuare l’accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s…

Comments (

0

)

Blog su WordPress.com.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: