Mercoledì Burton

“Mercoledì”: il tocco di Burton in un teen drama senza sussulti

Mercoledì (Wednesday) è una serie spin-off prodotta da Netflix e creata da Tim Burton, Alfred Gough e Miles Millar.

Incentrato totalmente sul personaggio di Mercoledì Addams (Jenna Ortega), è un teen drama ben fatto in pieno stile Burton; dai colori, alla scelta delle location, ai costumi ai tanti altri piccoli dettagli, la paternità del genio del gotico si vede in tutti i dieci episodi (nonostante lui abbia diretto solo i primi quattro).

La trama è molto semplice e lineare; dopo essere stata espulsa da quasi tutte le scuole e con una denuncia per tentato omicidio sulle spalle, Mercoledì viene mandata dai genitori Gomez e Morticia Addams (Luiz Guzmàn e Catherine Zeta-Jones) alla Nevermore Academy, scuola per “reietti” frequentata anche da loro in passato.

Ma anche qui le cose procedono in modo tutt’altro che pacato . La giovane Addams infatti fa fatica ad ambientarsi e fare amicizia; inoltre la Nervermore nasconde segreti che trasformano la permanenza di Mercoledì in un’indagine su morti misteriose, sette segrete ed eventi sovrannaturali.

Mercoledì non è più la bambina che ci ha consegnato l’immaginario degli anni ’90 e che ha consacrato Christina Ricci come icona di quegli anni (a proposito, qui la ritroviamo nel ruolo dell’insegnante di botanica della Nevermore) – di cui Jenna Ortega potrebbe esserne la degna erede -, ma un’adolescente che ha mantenuto l’iconico sguardo cupo e l’inconfondibile e pungente black humor insieme a una presenza fisica e identitaria molto più incisiva.

All’inizio la sua estrema chiusura verso gli altri può disturbare, soprattutto nei confronti della gentile compagna di stanza Enid (Emma Myers): una ragazza completamente diversa da lei, ma che riesce a tirare fuori il lato più fragile della protagonista. Ma in realtà Mercoledì è tanto sola quanto ingenua e spesso rischia di incappare nel groviglio dei rapporti umani non sapendo distinguere chi è davvero dalla sua parte da chi invece la sta ingannando.

Inoltre, ad aiutare Mercoledì nelle sue indagini e non solo, c’è Mano, il partner in crime perfetto, interpretato da una ottima esecuzione mimica di Victor Dorubantu.

Tirando le somme è una serie leggera, in cui non si urla di certo al capolavoro, venendo un po’ meno alle aspettative che si erano generate; tuttavia la firma di Burton rimane una garanzia.

Non ci resta che aspettare la seconda stagione, in uscita nel 2023, e vedere se quelle attese (probabilmente qui ancora inesplose) saranno soddisfatte o meno.

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