Festival del cinema di Venezia 2022

Venezia 2022, un’occhiata ai titoli: Baumbach e Inarritu su tutti, poi Virzì fuori concorso

Nella giornata di ieri, martedì 26 luglio, sono usciti i titoli in concorso e non alla 79esima edizione del Festival del Cinema di Venezia. Qui di seguito vi riportiamo tutti i titoli con qualche considerazione sui titoli che riteniamo più interessanti.

I film in concorso

  • Il signore delle formiche” di Gianni Amelio
  • The Whale” di Darren Aronofsky
  • White Noise” di Noah Baumbach
  • L’immensità” di Emmanuele Crialese
  • Saint Omer” di Alice Diop
  • Blonde” di Andrew Dominik
  • Tàr” di Todd Field
  • Love Life” di Koji Fukada
  • Bardo (o falsa cronaca di una manciata di verità)” di Alejandro G. Inarritu
  • Athena” di Romain Gavras
  • Bones and All” di Luca Guadagnino
  • The Eternal Daughter” di Joanna Hogg
  • Shab, Dakheli, Divar” di Vahid Jalilvand
  • The Banshees of Inisherin” di Martin McDonagh
  • Argentina 1985” di Santiago Mitre
  • Chiara” di Susanna Nicchiarelli
  • Monica” di Andrea Pallaoro
  • Khers Nist (No Bears)” di Jafar Panahi
  • All the Beauty and the Bloodshed” di Laura Poitras
  • Un couple” di Frederick Wiseman
  • The Son” di Florian Zeller
  • Les miens” di Roschdy Zem
  • Les enfants des autres” Rebecca Zlotowski

Una serie di titoli molto interessanti con qualche nome di spicco che emerge sopra gli altri. La nostra attenzione primaria andrà soprattutto su Baumbach e Inarritu, due artisti di primissimo livello, probabilmente due dei migliori cineasti di quelli della generazione nata negli anni Sessanta.

Noah Baumbach dopo “Marriage Story” ritorna ancora in coppia con Adam Driver adattando un romanzo di Don DeLillo in cui si raccontano le difficoltà di una famiglia americana. Un soggetto che nelle sue mani può sbocciare più che positivamente.

Inarritu lo aspettavamo con ansia dal lontano ormai 2016. Sarà riuscito ancora una volta a creare un film che farà incetta di consensi e di premi? Non vediamo l’ora di scoprirlo. Da quello che si dice – e anche dal titolo stesso – il regista messicano sembra essere tornato sullo stile di “Birdman“. Il film racconta la storia di un giornalista e documentarista messicano che torna nel suo paese: quest’ultimo scatena una crisi esistenziale che lo porta a tornare nel passato per trovare risposte nel presente.

Ci sono anche Amelio e Gudagnino con due film che, come i loro stili, non potrebbero essere più diversi. Il secondo dei due prosegue ancora la fruttuosa collaborazione con Timothée Chalamet, protagonista del film che verrà presentato.

Tra gli altri tioli il biopic di Dominik su Marilyn Monroe – “Blonde” con protagonista Ana de Armas e anche l’ultimo interessante lavoro di Jafar Panahi, regista iraniano che ha vinto l’Orso d’oro nel 2015 con l’originalissimo “Taxi Teheran”.

Da tenere sotto d’occhio anche l’opera seconda di Florian Zeller che dopo il trionfante “The Father” presenta l’assonante “The Son” con ancora Anthony Hopkins, questa volta non nei panni del protagonista, Hugh Jackman e Laura Dern. Da non sottovalutare anche il film di Martin McDonagh – già regista di “Tre manifesti a Ebbing, Missouri” – che propone un lavoro molto interessante con Colin Farrell e Brendan Gleeson.

Venezia 2022: fuori concorso

Tra i tanti titoli fuori concorso quelli che suscitano più interesse nell’ambito della fiction sono quelli di Paolo Virzì e Walter Hill.

Il regista italiano propone “Siccità“, una commedia dal cast corale e pieno di talento tra cui ci sono Valerio Mastandrea, Claudia Pandolfi e Silvio Orlando.

L’iconico regista di “The Warriors” Walter Hill, invece, propone “Dead for a Dollar“, un western con protagonisti dei cacciatori di taglie. E per un soggetto di questo tipo probabilmente non ci poteva essere interprete migliore di Christoph Waltz che sarà affiancato da un altro peso massimo come Willem Defoe.

Presenti anche Lars von Trier e Nicolas Winding Refn con due serie televisive: von Trier riprende una sua serie uscita negli anni ’90 (“Il Regno”), mentre Winfing Refn prosegue sulla via della serialità già intrapresa da diversi anni.

Da tenere d’occhio anche un cortometraggio – “Look at Me” – che vede protagonisti Javier Bardem e Chris Rock.

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Comments (

1

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  1. “Giovani si diventa”: una profonda crisi di mezza età tra Allen e Bogdanovich – SOLARIS

    […] In ogni caso Giovani si diventa è un ottimo film che conferma come Baumabch sia uno dei migliori registi della sua generazione. Il suo livello poi, è aumentato esponenzialmente negli ultimi anni e non vediamo l’ora di constatarlo di nuovo con Rumore bianco che sarà in concorso a breve al Festival del cinema di Venezia. […]

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