“7 uomini a mollo” (“Le Grand Bain“) è un film di Gilles Lellouche che è stato presentato fuori concorso al festival di Cannes del 2018. Si tratta di una commedia con risvolti drammatici.
Bertrand (Mathieu Amalric) soffre di depressione e non sembra ricevere stimoli dalla vita finché non si iscrive a un corso di nuoto sincronizzato maschile. Insieme a lui ci sono tanti altri uomini che sono in una crisi di mezza età e che vivono i rispettivi problemi famigliari. Quella particolare attività funziona per loro come valvola di sfogo e soprattutto come momento per mettere insieme le difficoltà di ciascuno e superarle creando un gruppo sportivo che, come sappiamo, spesso va ben oltre la mera attività fisica.
Quella di Lellouche è una commedia che funziona e che sa muoversi bene tra momenti di sottile comicità (mai sguaiata) e altri momenti più drammatici. Certo, non manca qualche strappo quasi favolistico o qualche elemento di non verosimiglianza, ma è un aspetto che è nell’economia delle cose di questo tipo di lavori.
La regia lavora molto bene regalando allo spettatore anche qualche ripresa sensazionalistica come quelle in occasione della gara. Anche il messaggio di fondo, poi, è altrettanto significativo. Di fatto, tutti i personaggi del film combattono con i rispettivi problemi: depressione, problemi con i genitori, con i figli, alcolismo, paraplegia e così via.
Però tutto questo svanisce quando ci si unisce sotto uno stesso obiettivo all’interno della magia che una cosa come lo sport riesce a creare. Poi, l’altro messaggio da recepire è il non vergognarsi di essere sé stessi: il nuoto sincronizzato maschile non è quello che per una fetta (gretta) di società può essere considerato uno sport virile, ma se permette a un gruppo di persone di superare i propri problemi e di sentirsi bene, allora non c’è niente di meglio che il nuoto sincronizzato maschile (vale per questo come per ogni altro sport o attività).
Tutto questo infarcito con una trama scorrevole e degli ottimi momenti di ironia. Amalric, in questo film, sembra più divertirsi e lasciare la scena agli altri interpreti: sono ben altri i film in cui spicca. Tuttavia, in generale, il cast funziona molto bene. Come il film.
Una commedia godibile, appunto, che sa dosare molto bene gli elementi interni che la compongono.
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