Sull'isola di Bergman

“Sull’isola di Bergman”: molto di più di un semplice omaggio al regista svedese

Sull’isola di Bergman” è il penultimo film della giovane, ma già affermata regista francese Mia Hansen-Love, ormai, a detta di tanti, una delle migliori della sua generazione.

Chris e Tony (interpretati da Vicky Krieps e Tim Roth) sono una coppia di registi appassionati di Ingmar Bergman che decidono di andare sull’isola dove viveva il leggendario regista svedese, ovvero Faro, per lavorare sui rispettivi film, immersi nelle scenografie del loro modello. Raggiunta la metà del film Chris racconta a Tony quella che è l’idea per il suo film e quest’ultima diventa improvvisamente il film stesso.

Hansen-Love sfrutta molto bene questo sistema di scatole cinesi dividendo il film in due precise metà in cui la seconda, di fatto, è un film dentro il film. La pellicola, ovviamente, è un chiaro omaggio ad Ingmar Bergman e questo omaggio è impreziosito dai luoghi e dalle atmosfere in cui ha vissuto il regista svedese. Tuttavia, questo non sarebbe bastato per rendere il prodotto un “bel film”.

L’escamotage tecnico escogitato dalla 41enne regista francese, quindi, risulta vincente nella creazione di due linee narrative che non restano due percorsi paralleli per tutta la durata del film, ma che trovano la loro completezza e funzionalità attraverso un’intelligente sovrapposizione.

Certo, sarebbe stato molto interessante un film interamente dedicato al rapporto di coppia tra Chris e Tony che, dopo la prima ora di visione, aveva assunto toni interessanti e, soprattutto, molto bergmaniani. Ma anche la scelta di Hansen-Love è risultata vincente, uscendo così anche da quello che probabilmente sarebbe stato un esito scontato.

Hansen-Love (sia sceneggiatrice che regista del film) conferma quindi di essere dotata di grande talento riuscendo a unire una solida sceneggiatura a delle scelte registiche efficaci e mai banali. Tra l’altro, e non è un dettaglio, questa era la sua prima prova con una pellicola in lingua inglese: prova superata brillantemente.

Da sottolineare l’ottima prova attoriale di Vicky Krieps (ormai lanciata nel panorama attoriale europeo) e lo charme messo sulla scena da Tim Roth, mai sopra le righe.

Si attende ora in Italia il nuovo film di Mia Hansen-Love, “Un beau matin“, già uscito a maggio nelle sale francesi.

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Comments (

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  1. “Stringimi forte”: Amalric crea un dramma intenso dalle emozioni forti – SOLARIS

    […] ancora un’ottima prova di Vicky Grieps che, dopo “Sull’isola di Bergman“, dimostra ancora una volta di essere una delle attrici europee più genuinamente brave in […]

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